Proposta di protocollo tecnico per la selezione clonale di varieta’ di portinnesto di vite

Lunedì 10 Maggio 2010

1) Indicazione delle caratteristiche di base per le quali viene effettuata la selezione

2) Individuazione e scelta delle piante madri dei presunti cloni in base alle suddette caratteristiche.

3) Esecuzione sulle piante scelte, dei test previsti dal protocollo sanitario vigente (DM 24/06/08).

4) Descrizione di principali caratteri morfologici del clone (apice del germoglio, tralcio alla fioritura, tipologia del fiore, foglia adulta, eventualmente grappolo) e corredo fotografico degli stessi.

5) Esecuzione obbligatoria di analisi biomolecolare (microsatelliti di almeno 6 loci) per accertare l’effettiva appartenenza del clone alla varietà in studio.

6) Costituzione di almeno un vigneto di confronto con un minimo di 24 ceppi del/i clone/i in selezione ed altrettanti di un clone già omologato della stessa cultivar. I ceppi del/i clone/i e del testimone dovranno essere replicati almeno su due parcelle non contigue (di 12 ceppi ciascuno).

7) A partire almeno dal 3° anno di età del vigneto di cui al punto 6) e per almeno 2 annate, effettuazione sul/i clone/i e sul testimone dei seguenti rilievi:

A corredo delle analisi e dei rilievi effettuati dovranno essere fornite le informazioni sulle caratteristiche fisico-chimiche del terreno ove è presente l’impianto e i dati meteorologici (precipitazioni, temperature minima media e massima) relativi alle annate in cui sono stati effettuati i rilievi.

Proposta A.CO.V.IT. discussa dall’Assemblea Generale del 20 novembre 2008, dai successivi Consigli Direttivi e così modificata ed inoltrata ufficialmente al MIPAAF il 19/10/2009.