Proposta di protocollo tecnico di selezione clonale per vitigni ad uva da vino

Mercoledì 30 Agosto 2006

1) Indicazione delle caratteristiche di base per le quali viene effettuata la selezione clonale.

2) Individuazione e scelta delle piante madri dei presunti cloni in base alle suddette caratteristiche.

3) Esecuzione dei test previsti dal protocollo fitosanitario.

4) Costituzione di almeno un vigneto di confronto, con un minimo di 25 ceppi per ogni biotipo, su almeno un portinnesto. Al fine di una corretta individuazione delle caratteristiche dei cloni in studio, nel medesimo vigneto dovranno essere presenti almeno 25 ceppi di un clone omologato del vitigno in selezione. In assenza di cloni già omologati dovranno essere presenti almeno 25 ceppi di materiale standard del vitigno in selezione. Il campo dovrà essere realizzato su di un terreno esente da nematodi vettori di virus e localizzato in un sito vocato alla viticoltura nella zona di diffusione del vitigno in selezione.
5) Esecuzione facoltativa di analisi biomolecolare (microsatelliti) nel caso il presunto clone appartenga a un vitigno con elevata variabilità genetica e/o a 'gruppi varietali' di caratterizzazione incerta.

6) Descrizione dei principali caratteri morfologici distintivi del presunto clone (apice al germogliamento, foglia adulta e grappolo a maturità) corredata da fotografie.

7) Effettuazione di rilievi ed analisi sulle discendenze dei presunti cloni (su un minimo di 25 ceppi) per almeno tre annate al fine di verificare la persistenza, dopo la propagazione, del/i carattere/i per il/i quale/i si è effettuata la selezione: