L'Associazione

A Gorizia, nel 1999, si ritenne necessaria la costituzione di un'Associazione italiana in grado di esprimere le varie realtà e di nominare dei Delegati rappresentativi per l'AEOCV.

La storia dell'ACOVIT inizia a Gorizia il 7 novembre 1999, come primo risultato della proposta, avanzata dal Direttore dell'Istituto di Geisenheim prof. Rühl, di fondare un'associazione europea dei Costitutori di materiali clonali di moltiplicazione della vite.
Dato che l'AEOCV, Association Européenne des Obtenteurs de Clones de Vigne, è prevista come rappresentanza di Delegati dei Costitutori dei vari Paesi viticoli e stante la situazione italiana che vede operare un gran numero di Costitutori, si ritenne necessaria la costituzione di un'Associazione italiana in grado di esprimere le varie realtà e di nominare dei Delegati rappresentativi.
Venne quindi nominato un Gruppo di lavoro, coordinato dall'Enol. Italo Roncador dell'Istituto Agrario di S.Michele all'Adige, incaricato di studiare la possibilità di costituire l'associazione stessa e di stendere una bozza di statuto.
Si giungeva così alla convocazione di un'assemblea generale dei Costitutori italiani a Bologna, il 14 gennaio del 2000, alla quale vennero invitati tutti gli Enti ed i privati riportati con tale qualifica nel Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite del Ministero competente. All'assemblea, molto sentita e vivace, parteciparono 26 persone, rappresentanti 19 Costitutori e 4 Nuclei di Premoltiplicazione (vedi verbale del 14 gennaio 2000).
Dopo più di un anno, numerosi incontri del Gruppo di lavoro e la stesura di una decina di versioni dello statuto, si giungeva finalmente, il 22 maggio 2001 a Bologna, alla fondazione dell'Associazione, quindi al deposito della relativa documentazione presso il Notaio Ettore Calogero di Mezzolombardo (TN) il 6 giugno 2001 ed alla registrazione dei documenti a Trento il 15 giugno 2001.

Statuto - Art. 4
L'Associazione si propone di rappresentare unitariamente i Costitutori italiani di Materiali di Moltiplicazione della Vite, e si prefigge i seguenti scopi:
  • promuovere la difesa e la diffusione dei materiali genetici costituiti;
  • contribuire alla valorizzazione della viticoltura mediante:
    • il recupero, la valutazione e la conservazione del germoplasma;
    • il miglioramento genetico e sanitario;
  • rappresentare nelle sedi competenti, nazionali ed internazionali, la posizione e le istanze degli associati, comprese le iniziative per la corretta definizione dei protocolli di miglioramento genetico e sanitario;
  • vigilare sulla corretta applicazione da parte degli Associati delle norme e dei protocolli per il miglioramento genetico e sanitario;
  • aderire ad associazioni internazionali che condividano i medesimi scopi.
L'Associazione non ha fini di lucro e pertanto l'esercizio delle predette attività, o di saltuarie ed occasionali attività commerciali, non costituisce in alcun modo il perseguimento di un oggetto esclusivo o di principale attività essendo meramente finalizzato al perseguimento dello scopo istituzionale.

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